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Spid entra nella fase operativa

Impronta di una mano su un circuioto elettrico, per indicare che l'identità digitale SPID entra nella fase operativa.
Tempo di lettura: 2 minuti

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di Pierluigi Paganini*

La rivoluzione digitale annunciata dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) entra nella fase operativa. Entro quest’anno verranno assegnate le prime “identità digitali”. Queste consentiranno ai cittadini italiani di accedere a numerosi servizi online, da quelli bancari ai servizi erariali dei rispettivi Comuni.

La presentazione del regolamento tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) ha fornito ulteriori indicazioni sui tempi di attuazione e l’operatività del sistema

Con l’istituzione di SPID le PA potranno consentire l’accesso in rete ai propri servizi anche tramite l’identità digitale. L’accesso con SPID si aggiunge a quello con CIE e CNS.

Il sistema Spid è concepito per fornire una decisa spinta digitale al nostro paese, in cui i tempi della burocrazia siano drasticamente ridotti e la trasparenza diventi la norma.

Fase operativa SPID: cosa cambia per il cittadino

Oggi un cittadino deve accreditarsi presso i vari enti che erogano i servizi web cui intende fruire per ricevere le credenziali di accesso. Maggiore è il numero di servizi e più sono le credenziali da gestire.

SPID, invece, offre una piattaforma unica di accreditamento delle utenze: una volta verificata la sua identità, il cittadino potrà accedere a tutti i servizi associati a Spid e forniti da terze parti, senza doversi autenticare nuovamente.

Tanti servizi con le stesse credenziali

Per poter fruire dei benefici di SPID esistono diverse opzioni. Il cittadino deve chiedere la propria identità digitale a un apposito gestore delle identità, noto come “identity provider”, che deve essere accreditato presso l’Agenzia per l’Italia Digitale.

L’utente dovrà rivolgersi a tali gestori e farsi riconoscere mediante presentazione di un documento di identità valido. Per le modalità di riconoscimento si potrebbe optare per una sessione live in Internet con un operatore del gestore delle identità, oppure presentandosi fisicamente presso uno degli sportelli preposti sul territorio nazionale.

La disponibilità di un documento di identità digitale come la Tessera Sanitaria elettronica e Carta dei Servizi può velocizzare l’assegnazione della nuova identità secondo il sistema SPID.

A ciascun utente sarà assegnata una password per accedere ai servizi privati. Per l’accesso ai servizi “riservati” il sistema SPID prevede un meccanismo di autenticazione a due fattori. Il cittadino dovrà quindi disporre della password e di un codice generato dinamicamente per ciascuna operazione (“one time password”).

I processi di generazione della one time password sono a discrezione del gestore delle identità. Questo potrà optare per un codice generato da una mobile app, un codice inviato via SMS oppure generato da un token simile a quelli che già si usano per gli accessi ai principali servizi di online banking.

Gli accreditamenti da parte dei gestori delle identità partiranno dal 15 settembre. Tra i nomi dei principali gestori è lecito attendersi quelli di Infocert, Poste Italiane e Telecom Italia, ovvero delle aziende che hanno preso parte alla sperimentazione.


*Pierluigi Paganini

Membro Gruppo di Lavoro Cyber G7 2017 presso Ministero degli Esteri
Membro Gruppo Threat Landscape Stakeholder Group ENISA
Collaboratore SIPAF presso il Mef

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