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Estonia digitale: luci e ombre

Il digitale è un pericolo per la privacy? Il modello estone è replicabile in Italia e in Europa?
Bandiera Estonia, società digitale.
Tempo di lettura: 3 minuti

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In Europa tutti guardano al modello di società digitale dell’Estonia, un sistema integrato di autenticazione che consente ai cittadini un’ampia gamma di servizi, inclusi servizi di eGovernment e bancari.

Altre nazioni come Svezia, Finlandia e Turchia si stanno muovendo nella stessa direzione. Una società completamente digitalizzata piace a molti. La promessa di un sistema trasparente in grado di erogare servizi efficienti e azzerare ogni ostacolo burocratico alletta molti, ma non tutti.

Da dove nasce l’Estonia digitale

In Estonia il governo si è mosso da oltre un decennio. Il risultato che oggi tutti ammirano è l’evoluzione di un processo avviato dal paese nel 2002. Un processo che oggi consente agli estoni di accedere a tutti i servizi digitali del paese da qualunque piattaforma elettronica.

Al di là delle capacità tecniche dell’Estonia, questo miracolo tecnologico e sociale è stato possibile grazie a due fattori difficilmente replicabili altrove. Il primo è una fede incondizionata dei cittadini nelle istituzioni. Il secondo è la capacità del Governo estone nel far comprendere i vantaggi dell’identità digitale ai cittadini.

Ogni cittadino deve essere informato su chi gestisce i suoi dati, quando e come. Il modello estone ha reso possibile tutto questo.

Il modello estone si può replicare in Italia?

Guardando in casa nostra, pur riconoscendo nell’Italia le capacità tecnologiche del modello estone, è lecito chiedersi se i due requisiti menzionati siano soddisfatti.

Le domande che spesso vengono poste sono le seguenti.

  • Un modello di identità digitale come quello estone rappresenta una minaccia per gli aspetti di privacy e sicurezza dei cittadini?
  • È meglio utilizzare un sistema di identità digitale oppure uno tradizionale basato su documenti cartacei?
Cartina con Estonia, paese digitale.

Estonia digitale e privacy

Rispondiamo al primo quesito. Il modello di digital society adottato dall’Estonia introduce indiscutibilmente una vasta gamma di vantaggi che consentono lo snellimento dei processi vitali di uno Stato.

Cittadini e istituzioni beneficiano di numerosi vantaggi legati all’introduzione dello strumento informatico. La digitalizzazione aumenta la trasparenza dei processi implementati dalle istituzioni e la loro efficacia. Inoltre, velocizza e automatizza i processi, abbattendo le barriere burocratiche. Il modello estone si basa su un’architettura distribuita, in cui i nodi della rete sono le agenzie governative, le aziende private e i cittadini.

Questo modello agevola e incentiva lo scambio di informazioni in modo sicuro. La natura distribuita del sistema lo rende più resistente agli attacchi informatici rispetto a un modello centralizzato. Un altro punto di forza del modello estone è la sua scalabilità. È un modello aperto che può crescere nel tempo in base alle mutate esigenze del paese e che ha permesso la facile integrazione di sistemi legacy e di archivi disponibili nel Paese.

Nell’Estonia digitale un portale per l’erogazione di servizi pubblici gestisce l’accesso a migliaia di servizi e ciascun cittadino è in grado di verificare chi ha avuto accesso ai propri dati e per quale motivo.

L’identificazione digitale estone è un balzo in avanti per la privacy e la sicurezza, ma vorrei sottolineare che questo è specifico per la realtà di questo Paese. Esistono rischi concreti che un sistema simile altrove venga sfruttato da agenzie di intelligence per avere completo accesso al vissuto di ciascun individuo, elemento fondamentale di qualunque processo di sorveglianza su larga scala.

Tale invasione sotto il profilo digitale potrebbe avere serie ripercussioni nella vita reale, con rischi incalcolabili per la privacy dei cittadini. Alcuni dei Paesi più avanti nello sviluppo di sistemi di identità elettronica sono governati da istituzioni che da sempre censurano e investono cifre considerevoli in strumenti di sorveglianza.

Sotto il profilo della cybersecurity, la sicurezza di un’infrastruttura dipende dal come viene progettata. È chiaro che un approccio “security by design”, che tenga conto delle possibili minacce sin dalle prime fasi del progetto, è obbligatorio per realizzare un’efficace “società digitale”.

Digitale vs cartaceo

Veniamo alla seconda domanda. Onestamente, in Italia non abbiamo difficoltà a usare servizi di identità digitale. I processi di digitalizzazione hanno fatto passi da giganti e un numero crescente di servizi sono accessibili attraverso piattaforme informatiche. La differenza principale con l’Estonia è la fiducia nelle istituzioni. Gli scandali che spesso coinvolgono le istituzioni italiane di certo non giovano al rafforzamento della fiducia in esse da parte dei cittadini.

Tuttavia, ritengo che tutti i Governi europei dovrebbero convergere al modello estone, studiarlo con attenzione e contribuire alla sua evoluzione in modo da allontanare le troppe preoccupazioni che incombono sui cittadini di molti Paesi, compresa la nostra Italia.


*Pierluigi Paganini

Membro Gruppo di Lavoro Cyber G7 2017 presso Ministero degli Esteri
Membro Gruppo Threat Landscape Stakeholder Group ENISA
Collaboratore SIPAF presso il Mef

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