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Busta telematica, cos’è

Stop al deposito cartaceo degli atti nel PCT Processo Civile Telematico, grazie a Pec, firma digitale e redattore atti
Avvocato con portatile per l'invio della busta telematica nel Pct processo civile telematico
Tempo di lettura: 3 minuti

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In questo articolo vediamo cos’è la busta telematica e quali informazioni contiene.

Prima, però, dobbiamo ricordare che grazie all’introduzione del PCT Processo Civile Telematico, in Italia le tecnologie e logiche digitali hanno innovato il processo civile tradizionale. Grazie a ciò, molte azioni che prima obbligavano gli operatori della giustizia a recarsi fisicamente alle cancellerie dei tribunali oggi si possono compiere telematicamente.

Tra queste vi sono il deposito e la consultazione degli atti oppure lo scambio di comunicazioni tra le parti del processo. Il risultato di questa evoluzione digitale è un sistema giudiziario più rapido ed efficiente.

Cos’è la busta telematica

Una delle novità principali del Pct riguarda il deposito degli atti giudiziari. La vecchia consegna a mano della copia cartacea degli atti, che andava fatta presso le cancellerie dei tribunali richiedendo fatica e tempo, è andata in pensione. È stata sostituita dal deposito telematico, che avviene in pochi minuti tramite Pc, smartphone o tablet.

Le procedure di invio, deposito e consultazione avvengono tramite il sistema Polisweb, cui gli operatori del diritto accedono grazie ad apposite credenziali. Per accedere al Pct bisogna avere una Pec per inviare e ricevere messaggi con validità legale. Occorre, inoltre, una firma digitale per firmare digitalmente gli atti e i documenti.

Gli atti depositati nel Pct devono essere “confezionati” seguendo delle specifiche tecniche dettate dalla legge. In particolare, di fondamentale importanza è la cosiddetta busta telematica (anche detta busta elettronica o busta crittografica).

Cos’è la busta telematica lo dice il suo stesso nome. Come una normale busta di carta che un tempo conteneva i documenti che si depositavano in cancelleria, la busta telematica contiene gli stessi documenti, ma in formato digitale. Come quella cartacea, anche la busta telematica si deposita in cancelleria, ma il deposito è telematico, ovvero effettuato avvalendosi della tecnologia informatica.

Cosa contiene la busta telematica

La busta telematica è rappresentata da un file che contiene gli atti, i documenti e gli allegati che devono essere depositati da una delle parti del processo, tutti in formato digitale. Per consentire l’automatica trascrizione nei registri di cancelleria, i dati relativi a ogni deposito devono essere “imbustati” in un determinato modo. Il plico destinato al deposito deve, pertanto, rispettare rigidi requisiti di forma e segretezza.

La busta telematica viene creata tramite un software che prende il nome di redattore di atti. A dispetto del nome, il redattore di atti non serve per redigere gli atti, ma per “imbustare” – secondo le specifiche tecniche richieste – gli atti e i documenti precedentemente creati.

Nonostante l’importanza del redattore di atti per la creazione della busta telematica, non esiste ancora un software ufficiale creato dal Ministero della Giustizia. Ci sono, invece, diversi programmi messi a punto da aziende private. Un elenco di tali software è riportato nella pagina ministeriale del processo civile telematico.

La busta telematica consiste in un file crittografato denominato Atto.enc. Tale file si ottiene cifrando il contenuto vero e proprio del deposito, rappresentato dal file Atto.msg. La cifratura avviene con la chiave pubblica dell’ufficio giudiziario a cui l’atto è destinato.

Cosa contiene il file Atto.msg

Il file Atto.msg, a sua volta, contiene i seguenti file:

  • il file dell’indice della busta, in formato [IndiceBusta].xml, in cui sono elencati, con opportuni riferimenti, l’atto e gli eventuali allegati;
  • un file xml specifico per ogni tipo di atto, in cui sono riportate le informazioni fondamentali contenute nell’atto;
  • l’atto vero e proprio (in formato PDF) sottoscritto con firma digitale Cades, quindi in formato [CorpoAtto].pdf.p7m;
  • i file degli eventuali allegati (procura alle liti, documenti, nota di iscrizione a ruolo, ricevuta del contributo unificato) che possono essere sottoscritti digitalmente o meno; il nome del file può essere scelto liberamente.

La busta telematica può avere una dimensione massima di 30 MegaByte. È possibile – nell’ambito dello stesso deposito – inviare più buste telematiche. In tal caso la cancelleria provvederà a gestire le ulteriori buste come “annotazioni”.

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