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Conservazione sostitutiva e imposta di bollo

Disegno di un uomo con valigetta che salta un ostacolo grazie alle nuove regole sull'imposta di bollo per la conservazione sostitutiva.
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Tutti i documenti oggetto di conservazione sostitutiva, ovvero il libro giornale, il libro inventari e le fatture elettroniche senza addebito IVA di importo superiore a 77,47 euro, sono soggetti alle nuove regole per l’imposta di bollo.

F24 e versamento imposta di bollo

Il decreto 17 giugno 2014 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha:

  • abolito l’obbligo della comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate e del versamento dell’imposta di bollo con acconto e saldo.
  • Impostato la scadenza del versamento dell’imposta a 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
  • Stabilito il versamento del bollo in un’unica tranche, come saldo.
  • Stabilito l’F24 telematico come unico modo di versamento del bollo.

Il contribuente con conservazione sostitutiva dei documenti fiscalmente rilevanti deve comunicarlo tramite la dichiarazione dei redditi del periodo di imposta di riferimento.

Come si calcola l’imposta di bollo

  • Libro Giornale: un bollo da 16 euro ogni 2.500 registrazioni contabili.
  • Libro Inventari: un bollo da 16 euro ogni 2.500 registrazioni contabili. A tal proposito l’Agenzia delle Entrate ha precisato di considerare “registrazioni contabili” tutti quegli elementi che concettualmente ne corrispondono.
  • Fatture di vendita: un bollo da 2 euro, da apporre su ogni fattura esente IVA con importo totale superiore a 77,47 euro. Anche questa imposta può essere versata digitalmente. Le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio l’assolvimento dell’imposta di bollo riporteranno l’annotazione: “Imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi del D.M. 17 giugno 2014”.

Come si compila l’F24 per imposta di bollo

Sommando gli importi relativi a quanto dovuto per libro giornale, libro inventari e fatture elettroniche, si indica l’imposta di bollo in un’unica riga tramite il modello F24 telematico.

Il nuovo Codice Tributo 2501 denominato “Imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari – articolo 6 del decreto 17 giugno 2014” è da inserire nella sezione “Erario” del modello F24, con il corrispondente periodo d’imposta di riferimento.

Immagine di un F24 che spiega dove indicare l'imposta di bollo per i documenti soggetti a conservazione sostitutiva.

Con la Risoluzione 32/E del 23 marzo 2015 l’Agenzia delle Entrate ha istituto anche il Codice Tributo 2502 e il Codice Tributo 2503 relativi a sanzioni e interessi, per permettere di regolarizzare l’assolvimento dell’imposta applicando il ravvedimento operoso per ritardato pagamento, nei casi in cui non siano stati rispettati i termini previsti.

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