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Addio al PIN Inps

Dal 1° ottobre 2021 servono SPID, CIE e CNS. Come funziona la delega digitale.
Due mani che si passano una staffetta e la scritta "da pin a spid".
Tempo di lettura: 3 minuti

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Addio al PIN Inps. Da oggi 1° ottobre 2021 i PIN per il sito INPS non sono più validi e l’accesso ai servizi web può avvenire solo con identità digitale SPID, CIE o CNS. La novità giunge a un anno esatto dal blocco del rilascio di nuovi PIN, avvenuto il 1° ottobre 2020. Da quel giorno chi non aveva già un suo PIN ha potuto usufruire dei servizi online soltanto tramite SPID, CIE o CNS.

Ora l’INPS compie un nuovo passo avanti per la digitalizzazione dei suoi servizi: ieri è stato l’ultimo giorno in cui la quasi totalità degli utenti ha potuto usare il proprio PIN per accedere ai servizi online dell’istituto di previdenza. Gli unici PIN che continuano a funzionare sono quelli rilasciati a cittadini residenti all’estero che non hanno un documento di riconoscimento italiano.

Vai al tutorial ⇒ Come accedere al sito INPS con la CIE 

Stop al PIN Inps, ma resta quello temporaneo

Il servizio di PIN temporaneo rimane in vigore. Gli utenti che accedono ai servizi INPS attraverso le credenziali SPID, CIE o CNS possono, infatti, continuare a richiedere il PIN telefonico temporaneo utile per la fruizione dei servizi tramite contact center. Attraverso la funzionalità “PIN telefonico” presente sulla sezione My INPS è possibile scegliere di generare un PIN temporaneo la cui validità può essere di un giorno, una settimana, un mese o tre mesi.

Addio al PIN Inps anche per gli utenti professionali, ma restano le abilitazioni

L’addio al PIN INPS riguarda anche gli utenti professionali (professionisti, intermediari, operatori di enti, persone giuridiche ecc.); tuttavia, tali utenti mantengono le abilitazioni ai servizi online già ottenute, in quanto tali abilitazioni non sono associate alle credenziali, ma al codice fiscale di ogni utente, elemento sempre richiesto per autenticarsi. Pertanto, l’utente già abilitato con il PIN mantiene l’abilitazione a tali servizi anche se accede con SPID, CIE o CNS. Per la richiesta di nuova abilitazione, invece, bisogna usare la modulistica disponibile sul portale INPS.

Arriva la delega dell’identità digitale, cos’è

Chi non può usare in autonomia i servizi online dell’INPS, dal 16 agosto 2021 può incaricare una persona di fiducia con la delega dell’identità digitale. In altre parole, così come si può delegare una persona a recarsi fisicamente a uno sportello INPS per conto nostro, ora si può delegare una persona anche per le operazioni digitali.

Questa funzionalità è stata introdotta dalla circolare del 12 agosto 2021, n. 127 con cui l’INPS ha voluto dare precedenza all’esigenza dei cittadini impossibilitati a utilizzare in autonomia i suoi servizi online, fornendo uno strumento che consente al delegato di accedere ugualmente a tali servizi.

Questa operazione si inserisce in accordo con le attività che il Ministero per l’innovazione e la transizione digitale – Dipartimento per la trasformazione digitale sta mettendo in campo per rendere più facile ai cittadini l’accesso ai servizi della PA con l’identità digitale.

Come funziona la delega dell’identità digitale

La delega dell’identità digitale può essere effettuata direttamente dal delegante presso una qualsiasi sede INPS esibendo il modulo di richiesta di registrazione delega dell’identità digitale e la copia del proprio documento di riconoscimento.

L’operatore INPS, accertata l’identità del richiedente, registra la delega nel sistema. Dopo la registrazione, se sono presenti contatti telematici (indirizzo email o numero di cellulare), il sistema invia una notifica al delegato e al delegante.

Dopo la registrazione della delega, il delegato può accedere ai servizi INPS al posto del delegante, autenticandosi con le proprie credenziali SPID/CIE/CNS. Con la delega dell’identità digitale, infatti, il delegante non ha bisogno di avere delle credenziali proprie. Il delegato, quindi, continua a usare le sue credenziali personali, sia quando usa i servizi Inps per se stesso che quando lo fa per conto del delegante. Le attività svolte dal delegato al posto del delegante sono tracciate.

Grazie alla delega digitale il delegato può operare anche fisicamente presso gli sportelli INPS, dopo essersi identificazione con il proprio documento di identità.

Quante deleghe si possono avere e quanto dura la delega digitale INPS

Ogni persona può designare un solo delegato. Ogni delegato, invece, può rappresentare fino a cinque persone. Questo limite non si applica a tutori, curatori e amministratori di sostegno, che con la delega dell’identità digitale possono esercitare i diritti dei rispettivi soggetti rappresentati e dei minori.

La delega può essere data a scadenza, quando il delegante fissa un termine di validità. Senza una data di scadenza la delega si considera a tempo indeterminato, ma il delegante può revocarla in ogni momento, tranne che non sia un soggetto sotto tutela, curatela o amministrazione di sostegno.

Chi può richiedere la delega dell’identità digitale al posto del delegante

Oltre al soggetto delegante, la richiesta della registrazione della delega può essere fatta anche dai seguenti soggetti:

  • tutori, curatori e amministratori di sostegno: possono chiedere la delega autocertificando la rappresentanza legale o presentando la documentazione che la certifica. In caso di autocertificazione, la delega viene registrata solo dopo una verifica di veridicità delle dichiarazioni rese, fatta presso l’autorità competente;

  • esercenti la potestà genitoriale: possono chiedere la delega per conto del minore;

  • soggetto delegato: può chiedere la delega per persone allettate per lunga durata, ricoverate o impossibilitate a recarsi agli sportelli INPS a causa di patologie.

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