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Firma digitale da smartphone, i vantaggi

Disegno di donna che applica la firma digitale con uno smartphone.
Tempo di lettura: 3 minuti

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La firma digitale da smartphone è un nuovo strumento che rappresenta una piccola rivoluzione in termini di rapidità, snellezza ed efficienza nella gestione delle pratiche.

L’insieme stesso delle attività, dei processi e dell’organizzazione delle aziende si sta conformando ai criteri di continua e progressiva digitalizzazione della società. Ogni tassello in più rivede la loro capacità di relazionarsi con il mercato in modo produttivo e le rende capaci di trasformare i processi di gestione delle informazioni, dei documenti e delle transazioni in un quadro di elevata sicurezza e affidabilità.

Dalla firma digitale classica alla firma digitale da smartphone

Grazie alla firma digitale operazioni lente e a volte complesse si trasformano in gesti istantanei. L’identità del sottoscrittore, l’integrità e l’immodificabilità del documento sono pienamente garantite, proprio come avveniva con la firma autografa, ma i tempi e le modalità di esecuzione sono più efficienti.

Con la firma digitale remota il salto di qualità è ancora più evidente. Si tratta di una particolare forma di firma digitale basata sull’uso di servizi telematici “a distanza”, non necessariamente bisognosa di ricorrere a dispositivi quali smart card e chiavette.

La sua semplicità d’uso si affianca all’altro grande valore aggiunto che la caratterizza: la firma digitale remota garantisce, infatti, lo stesso livello di sicurezza e gli stessi effetti di legge della normale firma digitale. A differenza di quest’ultima, però, presenta vantaggi specifici:

  • non impone la necessità di installare hardware dedicati (si basa, invece, su smart card virtuali);
  • consente di generare firme digitali in ogni momento e in ogni luogo, anche attraverso dispositivi mobili.

Proprio l’uso dei dispositivi mobili è una delle evoluzioni più innovative di questo strumento. Grazie alla possibilità di gestire le sottoscrizioni da remoto, la virtualizzazione dei rapporti azienda-cliente e istituzioni-cittadini è completa. Con essa si realizza una vera trasformazione dei processi in senso digitale, mentre al contempo vengono garantiti elevati livelli di sicurezza nella gestione dei documenti.

Un processo rapido, nella massima sicurezza

Come detto, quindi, la firma digitale da smartphone aggiunge alla classica firma digitale lo svincolo dall’uso di supporti fisici. La firma digitale classica ottiene i certificati di firma da lettori e smart card, mentre la firma digitale da smartphone richiede, nella sua forma più semplice, il solo collegamento alla Rete. Va comunque detto che ogni rilascio del servizio di firma, digitale o remota, deve sempre seguire una procedura di riconoscimento, allo scopo di identificare in modo certo il titolare. Tale procedura viene effettuata da operatori di riconoscimento accreditati, formati per svolgere questa funzione in modo certificato.

La garanzia che essi offrono si affianca all’alto livello di sicurezza garantito dalla funzionalità stessa del sistema di firma, caratterizzato da:

  • complessi meccanismi di codifica crittografica di base;
  • alto livello di trasparenza per l’utente;
  • economicità e validità del servizio, considerato che i certificati di firma vengono emessi con durata triennale;
  • totale integrità e autenticità della sottoscrizione.

In termini tecnici, il processo di firma digitale prevede la creazione di due chiavi crittografiche: una privata (consegnata al titolare che ne sarà l’unico utilizzatore) e una pubblica (depositata su appositi registri pubblici per consentire a tutti i destinatari del documento firmato di verificare che la firma sia stata effettivamente apposta dal titolare che detiene la chiave privata).

La firma digitale da smartphone, quando non effettuata grazie a chiavette generatrici di password, può prevedere il download di un software di firma e l’installazione di una banale applicazione per la generazione di una One Time Password (OTP), che viene inviata via SMS, senza appunto ricorrere all’uso di dispositivi smartcard o token USB. La password può anche essere semplicemente inviata via SMS. In questo caso, l’utente riceverà un link sul quale dovrà cliccare per visualizzare il documento da firmare. Su di esso apporrà poi la sua firma digitale, scegliendo quindi la tipologia di output da produrre. La procedura di sottoscrizione sarà, dunque, semplicissima.

Uno strumento anche per i singoli cittadini

La firma digitale è sempre più diffusa e ritenere che il suo uso sia limitato a un contesto lavorativo non è corretto: la firma digitale è utile anche per i singoli cittadini. Disdire un contratto di affitto o stipulare un contratto con un fornitore di servizi potrebbe, infatti, essere molto più rapido e facile grazie all’uso della firma digitale, soprattutto da smartphone.

La sfera applicativa di questo strumento è, dunque, potenzialmente molto più ampia di quella attuale. Ma solo un salto culturale, capace di vedere in esso un agile aiuto tecnologico anche davanti a incombenze burocratiche private, potrà renderla sempre più estesa. Sino a diventare parte integrante della “nuova normalità”.

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