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Sicurezza informatica, più rischi in estate

Mentre noi ci rilassiamo, gli hacker aumentano le possibilità di colpirci
Donna in spiaggia in estate lavora al laptop attenta ai rischi di sicurezza informatica.
Tempo di lettura: 3 minuti

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In estate, durante le vacanze, aumentano i rischi per la nostra sicurezza informatica e le possibilità di subire attacchi informatici. È quanto sostengono le società che si occupano di cybersecurity, che puntualmente con l’approssimarsi del periodo di maggiore relax per gran parte delle persone lanciano l’allarme, invitando a non abbassare la guardia.

Perché in estate si corrono più rischi cyber

È l’estate il periodo dell’anno più pericoloso per la nostra sicurezza informatica. I motivi che determinano questa situazione sono diversi.

Meno tensione, ma anche meno attenzione

Quando, dopo un anno di duro lavoro, finalmente arriva l’agognato momento delle vacanze estive, in maniera del tutto naturale e legittima tutti noi stacchiamo la spina. Per qualche settimana ci sentiamo autorizzati a dimenticare le questioni legate al lavoro e alle altre piccole o grandi incombenze che ci hanno tenuti impegnati e preoccupati.

Entrando nella modalità relax, ci godiamo il meritato riposo e scarichiamo la tensione accumulata. In questo modo, però, rischiamo di perdere anche l’attenzione sulla nostra sicurezza informatica. Abbassando le nostre difese immunitarie cibernetiche, rischiamo di lasciare a casa anche le buone regole necessarie a difenderci dai cybercriminali.

Infatti, come è noto, il crimine non va in vacanza e, ovviamente, non fa eccezione il crimine informatico.

Nel periodo che precede la nostra partenza, caratterizzato da numerosi acquisti per le vacanze, ci può quindi capitare più facilmente di aprire un’email che ci annuncia il blocco di una spedizione.

Mentre già siamo in vacanza, invece, potrebbe capitarci di aprire mail che parlano di bollette non pagate e da saldare subito.

In entrambi i casi può trattarsi di attacchi di phishing, tesi a carpire in maniera fraudolenta i nostri dati personali e le credenziali di accesso ai nostri conti bancari online.

Anche i controllori vanno in ferie

C’è poi un altro aspetto da considerare ed è quello per cui nel periodo estivo vanno in ferie anche le persone che devono difenderci dagli attacchi informatici o devono intervenire per porvi rimedio.

Per le aziende o le istituzioni che si occupano di cybersecurity, lavorare con un personale ridotto significa, inevitabilmente, avere tempi necessariamente più lunghi per prevenire i rischi di sicurezza o porre rimedio agli incidenti informatici che si verificano.

Quali rischi per la sicurezza informatica si corrono in estate

Lavoro da remoto

Un fattore che fa aumentare il rischio di attacchi informatici riguarda chi, pur in vacanza, decide di lavorare da remoto.

In casi simili, il rischio è che pur di partecipare a una call importante o di risolvere quell’imprevisto che tanto preoccupa il capo, per connetterci usiamo dispositivi personali o familiari. O, peggio, dispositivi rimediati all’ultimo momento dal vicino di ombrellone o dal proprietario che ci ha fittato la casa vacanze.

Se tali dispositivi non sono sicuri in termini di protezione dai rischi cyber, il risultato è disastroso perché accedendo alle applicazioni che usiamo in ufficio, rischiamo di mettere a repentaglio la sicurezza del sistema informatico aziendale.

Wi-Fi pubblico e colonnine di ricarica condivise

Un altro rischio che si corre in vacanza è rappresentato dal connettere i nostri dispositivi alle reti Wi-Fi aperte al pubblico messe a disposizione dalla città o dalla struttura privata in cui ci troviamo.

Il problema in questo caso è che si tratta di reti la cui password viene comunicata a tutti e che spesso è resa nota con cartelli esposti al pubblico. Oltre a noi, quindi, a tali reti ci possono accedere anche i criminali informatici, che possono trovare in essa una vera e propria autostrada informatica per mettere a segno i loro attacchi.

Un discorso analogo va fatto per i punti di ricarica usb, che si trovano presso aeroporti, stazioni ferroviarie o punti di ritrovo pubblici. Anch’essi, infatti, possono diventare strumenti per diffondere virus nei nostri dispositivi e carpire le informazioni e i dati che vi custodiamo.

Uso dei bancomat

Anche il semplice uso del bancomat può rivelarsi un fattore di rischio per la nostra sicurezza informatica. Soprattutto nei luoghi di vacanza più gettonati, i criminali possono manomettere i bancomat con applicazioni che carpiscono le nostre credenziali di accesso.

Quali rimedi adottare in vacanza per la sicurezza informatica

Ecco alcuni consigli per ridurre al minimo i rischi di sicurezza informatica quando siamo in vacanza:

  • Anche sotto l’ombrellone, manteniamo alta l’attenzione alle mail e agli SMS che riceviamo. Evitiamo di cliccavi sopra se non siamo proprio sicuri dell’identità del mittente.
  • Se proprio non possiamo farne a meno, lavoriamo da remoto solo con dispositivi aziendali. Evitiamo di usare nostri dispositivi (che generalmente sono meno protetti di quelli aziendali) o, peggio, dispositivi presi in prestito da terzi.
  • Teniamo i nostri dispositivi (smartphone o tablet) collegati solo alla rete 4G/5G. Evitiamo di usare reti Wi-Fi pubbliche, diffidando soprattutto di quelle aperte, che non richiedono una password di accesso.
  • Contro il timore di restare con il nostro smartphone scarico, attrezziamoci con una power bank. Evitiamo i punti di ricarica pubblici o comunque condivisi.
  • Per prelevare i contanti, preferiamo i bancomat posti all’interno di banche o uffici postali. Evitiamo quelli che magari si trovano in piccoli corner pubblici.

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