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SPID, 10 cose da sapere

Cos’è, come si ottiene, quanto costa e come funziona per privati, professionisti, aziende, minori e per chi risiede all’estero
Logo di spid e icone con persone che compiono azioni digitali, per indicare le 10 cose da sapere
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

1 – Cos’è SPID

SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente a cittadini e imprese di associare alla propria identità reale un’identità digitale. L’identità digitale è composta da un’unica coppia di credenziali username/password che può essere usata per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione e delle aziende private che aderiscono al sistema.

SPID, quindi, ci evita l’obbligo di registrarci e avere credenziali diverse per ogni servizio che vogliamo usare, perché consente di accedere a ogni servizio usando sempre la stessa coppia di credenziali.

SPID è uno dei due regimi di identificazione digitale che l’Italia ha notificato all’Ue (l’altro è la CIE) in base a quanto previsto da eIDAS, il regolamento europeo che ha creato il mercato digitale unico. Per questo motivo SPID ci consente di accedere anche ai servizi online delle PA degli altri Stati UE. L’accesso avviene tramite il nodo eIDAS italiano.

2 – Chi rilascia SPID e quanti SPID si possono avere

Per avere SPID bisogna rivolgersi a uno dei gestori di identità digitale abilitati dall’AgID, anche detti Identity Provider (IdP). Attualmente in Italia ci sono dieci IdP: Aruba, Infocert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste, Sielte, Register, TeamSystem e Tim. Le procedure per ottenere SPID cambiano leggermente da gestore a gestore, ma alla fine le credenziali rilasciate hanno tutte la stessa validità.

Una stessa persona può avere più identità digitali SPID, ottenute da IdP differenti e con diversi livelli di sicurezza. Quindi una singola persona può avere fino a dieci SPID contemporaneamente, un numero pari a quanti sono attualmente i gestori di identità digitale in Italia.

3 – Quali documenti servono per chiedere SPID

Per chiedere SPID serve innanzitutto un documento di riconoscimento valido (carta d’identità, passaporto o patente) insieme alla tessera sanitaria o al codice fiscale. Occorre, inoltre, avere un’e-mail e un numero di cellulare a uso personale: e-mail e cellulare possono anche non essere intestati alla persona che richiede SPID, ma devono essere nella sua stretta ed esclusiva disponibilità. Questo perché vengono usati dall’IdP per le verifiche di sicurezza legate all’uso e alla gestione di SPID.

4 – Che succede quando scade un documento usato per chiedere SPID

La scadenza di uno dei documenti usati per avere SPID provoca la sospensione delle credenziali e l’impossibilità di usarle per accedere ai servizi online. In questo caso è necessario rinnovare il documento scaduto e comunicare i dati aggiornati al nostro IdP, caricandoli direttamente sul sito web di quest’ultimo.

Un’alternativa consiste nel caricare sul sito i dati di un documento alternativo ancora valido: se, ad esempio, abbiamo richiesto SPID usando una carta di identità poi scaduta, sul sito dell’IdP possiamo caricare i dati del passaporto o della patente, così da velocizzare la riattivazione delle credenziali SPID.

5 – Quanto costa SPID

La domanda se SPID è gratis o a pagamento richiede una risposta articolata. Infatti, se ci si riferisce a quanto costa usare SPID per accedere ai servizi online, la risposta è che l’uso di SPID è sostanzialmente gratuito. Tuttavia, uno degli IdP prevede un costo mensile di 1 euro per chi non potendosi autenticare tramite app richieda ogni volta la ricezione di un codice Otp.

Se, invece, ci si riferisce alla spesa da sostenere per ottenere SPID, il costo dipende dall’IdP e da come quest’ultimo esegue il riconoscimento della persona che ha fatto la richiesta (di persona, via webcam, con CIE, CNS, passaporto elettronico, tessera sanitaria o firma digitale).

6 – A cosa servono i tre livelli di sicurezza di SPID

SPID serve a identificare chi accede a un servizio online. A seconda del servizio cambia il tipo di azione che possiamo compiere e cambiano gli effetti che da tale azione derivano, che possono essere più o meno importanti. A seconda del servizio, quindi, cambia il rischio che il fornitore corre nel caso in cui non identifichi con assoluta certezza l’utente. Per questo motivo SPID prevede tre livelli di identificazione differenti, con un grado di sicurezza crescente in base all’importanza delle operazioni che si possono compiere accedendo a uno specifico servizio.

Il livello di sicurezza 1 permette l’accesso utilizzando nome utente e password ed è previsto in genere per servizi di informazione. Nessuno degli IdP italiani si limita a rilasciare SPID con livello 1, ma tutti prevedono almeno un livello 2 di sicurezza.

Il livello di sicurezza 2 permette l’accesso con le credenziali SPID di livello 1 e la generazione di un codice temporaneo di accesso Otp (one time password) o l’uso di un’app fruibile da smartphone o tablet. Il livello 2 è quello più diffuso ed è previsto, ad esempio, per l’accesso ai servizi della PA.

Il livello di sicurezza 3 è quello che prevede il grado di sicurezza maggiore e permette l’accesso con le credenziali SPID e l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza, come ad esempio la firma digitale tramite smart card rilasciata dallo stesso IdP. Viene previsto, ad esempio, per l’accesso a servizi online che prevedono la stipula di contratti.

7 – SPID per aziende e professionisti

Oltre allo SPID personale per uso privato sono previsti altri due tipi di SPID:

  • SPID a uso professionale per la persona fisica: è lo SPID riservato ai liberi professionisti, che identifica la persona fisica con la professione svolta. Le credenziali consentono l’accesso a servizi dedicati esclusivamente a specifiche categorie professionali. Si pensi, ad esempio, allo SPID rilasciato a un ingegnere, usato per l’accesso all’ordine degli ingegneri.
  • SPID a uso professionale per persona giuridica: è lo SPID rilasciato alla persona fisica che opera per conto di una persona giuridica. In questo caso all’identità digitale sono associati sia gli attributi della persona fisica che riceve SPID sia gli attributi della persona giuridica per cui essa opera.

8 – SPID per minori

La possibilità di chiedere SPID per minori è prevista da apposite linee guida approvate nei mesi scorsi dall’AgID. Lo SPID per minori riguarda chi ha un’età compresa tra 5 e 18 anni. Per la fascia di età compresa tra 5 e 14 anni SPID è stato introdotto in fase sperimentale per il periodo tra il 1° agosto 2022 e il 30 giugno 2023. SPID per chi ha tra 14 e 18 anni, invece, è stato introdotto in via definitiva.

Abbiamo già parlato di SPID per minori, in maniera più approfondita, in due articoli riportati ai link seguenti:

SPID minori: come chiederlo

SPID minori: come si usa

9 – SPID per chi risiede all’estero

SPID per chi risiede all’estero può essere chiesto da chi ha un documento di riconoscimento italiano valido (carta di identità, passaporto, patente) insieme al codice fiscale. Occorrono, poi, un’e-mail e un numero di cellulare a uso personale. La procedura è identica a quella per i residenti in Italia. Cambia ovviamente la fase del riconoscimento, che in questo caso avviene necessariamente a distanza.

10 – Come recuperare le credenziali SPID

Per recuperare le credenziali SPID perse e dimenticate basta contattare l’IdP che ci ha fornito SPID e seguire la procedura che ci viene indicata.

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