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FSE Fascicolo Sanitario Elettronico

Grazie alla digitalizzazione la nostra storia sanitaria sarà sempre a portata di mouse
Un medico usa un tablet per accedere al fascicolo sanitario elettronico.
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

Per capire con un’immagine cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), basta ricordarsi le volte in cui prima di andare da un medico abbiamo dovuto cercare in ogni angolo della casa l’ultima Tac fatta o i risultati delle analisi. Ebbene, per evitare queste estenuanti ricerche, in nostro soccorso arriva la tecnologia digitale applicata alla sanità.

Con l’FSE, infatti, possiamo avere a portata di mouse la nostra storia sanitaria, raccolta in un unico fascicolo digitale consultabile in qualsiasi momento e luogo. Il Fascicolo Sanitario Elettronico è consultabile anche e soprattutto dai medici. Questi potranno conoscere in maniera semplice e veloce il nostro stato di salute, attuale e pregresso, così da poterci dare la cura migliore.

Obiettivi dell’FSE Fascicolo Sanitario Elettronico

L’FSE Fascicolo Sanitario Elettronico è l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati dagli eventi clinici presenti e trascorsi. In altre parole, ogni volta che facciamo le analisi, un esame specialistico o ci curiamo in una struttura sanitaria, i documenti sanitari prodotti finiscono in formato digitale nel nostro fascicolo.

Questo ha come principali obiettivi:

agevolare l’assistenza del paziente, sia in caso di cure ordinarie, ma soprattutto in casi di emergenza. Si pensi, ad esempio, a un medico di pronto soccorso che deve reperire in tempi rapidissimi informazioni vitali per un paziente che non può fornirle direttamente;

facilitare l’integrazione delle diverse competenze professionali, evitando ad esempio che uno specialista ci prescriva un esame che abbiamo già fatto di recente e presente sull’FSE;

– fornire una base informativa consistente, per giungere a diagnosi più puntuali.

L’FSE è istituito dalle Regioni e dalle Province autonome, nel rispetto della normativa privacy. Attorno a esso ruotano le attività relative all’erogazione di servizi sanitari, la prevenzione e la verifica della qualità delle cure. Nello specifico, l’FSE punta al miglioramento della qualità dei servizi riguardanti: prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico; programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valutazione dell’assistenza sanitaria.

Cosa contiene l’FSE Fascicolo Sanitario Elettronico

L’FSE, quindi, raccoglie in formato digitale la nostra storia clinica, rappresentata da un insieme di dati e documenti. La norma prevede un cosiddetto “nucleo minimo” di dati e documenti obbligatori. Questi riguardano: dati del cittadino; referti, verbali di pronto soccorso e lettere di dimissioni; dossier farmaceutico; consenso o diniego alla donazione degli organi.

Tra i dati obbligatori c’è anche il Profilo Sanitario Sintetico (PSS) del cittadino, detto anche “Patient Summary”. Questo viene redatto dal medico o pediatra di famiglia e contiene tutte le informazioni utili a tracciare il nostro stato di salute. Come, ad esempio: lista dei problemi rilevanti, diagnosi, allergie, terapie farmacologiche per patologie e tutte le indicazioni essenziali per la nostra cura.

L’FSE prevede, poi, tutta una serie di dati integrativi facoltativi, come prescrizioni ricevute, piani terapeutici, cartelle cliniche e certificati medici. Tra i dati non obbligatori ci sono anche quelli che possiamo inserire personalmente nel Taccuino personale dell’assistito. Si tratta di dati e documenti, provenienti anche da cure private, che riteniamo opportuno inserire ed eventualmente rendere consultabile dal personale sanitario.

Come si accede al Fascicolo Sanitario Elettronico

Possiamo accedere e consultare il nostro FSE usando come credenziali d’accesso SPID, CIE o CNS. Invece, se al nostro fascicolo deve accedere un medico, quest’ultimo ha bisogno di un consenso da parte nostra. Inoltre, il medico deve rispettare il segreto professionale sulle informazioni che apprende. Il sistema conserva sempre traccia di chi ha avuto accesso al fascicolo per consultarlo o alimentarlo inserendo nuovi dati o documenti.

In ogni momento possiamo decidere chi può accedere al nostro FSE oppure oscurare parte delle informazioni, senza che ciò limiti i servizi erogabili dal SSN. Per fare un esempio, una persona sieropositiva o vittima di violenza sessuale può decidere di non rendere visibili dati e documenti relativi a tali condizioni.

Firma digitale e FSE

La firma digitale è un tassello fondamentale per l’effettiva efficacia di uno strumento come il Fascicolo Sanitario Elettronico e in generale nel processo di informatizzazione del sistema sanitario.

Senza firma digitale un documento digitale resta un insieme di dati con provenienza e attendibilità dubbie, come un foglio di carta non firmato. Con la firma digitale (di un medico, direttore sanitario od operatore) un documento digitale è a tutti gli effetti equiparabile a quello cartaceo firmato.

Iter legislativo del Fascicolo Sanitario Elettronico, un progetto partito in sordina

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è stato introdotto nel 2012 dal Decreto Crescita. Nel 2013 il Decreto del Fare ha introdotto misure per favorirne la realizzazione. Il Fascicolo Sanitario Elettronico è disciplinato da un apposito regolamento introdotto dal Dpcm 178 del 2015. Dopo il regolamento, altri interventi legislativi hanno disciplinato aspetti tecnici e normativi necessari al corretto funzionamento e alla diffusione dell’FSE.

Tuttavia, a dieci anni dall’introduzione, l’FSE resta per lo più un oggetto sconosciuto per la maggior parte degli italiani. A dirlo sono i risultati del monitoraggio fatto da AgID e Ministero della Salute, per verificare lo stato di attuazione e diffusione del FSE.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è stato attivato in tutte le Regioni, in maniera più o meno omogenea. Tuttavia, enormi differenze territoriali emergono nel suo utilizzo, sia da parte dei cittadini, che dei medici e delle aziende sanitarie.

Fascicolo Sanitario Elettronico e PNRR: obiettivo rilancio

Il PNRR italiano, nella Missione 6 Salute, prevede un investimento di 1,38 miliardi per potenziare l’FSE. Questo servirà a garantire la diffusione del fascicolo sanitario elettronico, insieme a omogeneità e accessibilità sul territorio nazionale da parte di assistiti e operatori sanitari. 

ll progetto prevede:

  • piena integrazione di documenti e dati sanitari, creazione e implementazione di un archivio centrale, interoperabilità e piattaforma di servizi, progettazione di un’interfaccia utente standardizzata e definizione dei servizi che l’FSE dovrà fornire;
  • integrazione dei documenti nell’FSE da parte delle Regioni, supporto finanziario ai fornitori di servizi sanitari per l’aggiornamento della loro infrastruttura tecnologica, supporto alle Regioni che adotteranno FSE, in termini finanziari, di competenze e dati necessari.

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