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App IO: tutto quello che c’è da sapere

Dalla carta al digitale: l’applicazione gestita da PagoPA sta cambiando i rapporti tra cittadini e PA
Immagine di uno smartphone su cui sono riportati quali sono i servizi su App IO.
Tempo di lettura: 3 minuti

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IO è un’applicazione gratuita che consente di interagire facilmente con le Pubbliche Amministrazioni italiane, locali o nazionali. L’app rende disponibili in un unico punto di accesso i servizi che le Pa decidono di portare sulla piattaforma. Tramite App IO è inoltre possibile ricevere comunicazioni e documenti dalle Pa, nonché effettuare pagamenti verso di esse. Ogni operazione avviene in modo sicuro e a portata di smartphone.

Lo sviluppo dell’app è partito nel 2018 ed è stato realizzato dal Team per la Trasformazione Digitale, un’unità di esperti a supporto del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale (ruolo che all’epoca del lancio dell’applicazione era ricoperto da Diego Piacentini). Da ottobre 2019 a gestire e sviluppare l’app è PagoPA Spa, società pubblica creata allo scopo di sviluppare e diffondere i servizi pubblici digitali in Italia.

Si tratta di un’app in continua evoluzione: col tempo aumentano le funzioni, ma anche le pubbliche amministrazioni e i servizi ospitati. Resta invariato l’obiettivo iniziale del progetto: attuare una trasformazione digitale nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini.

Come si è svolta la fase di test iniziale

Prima di sbarcare sugli store Android e iOS (nell’aprile 2020) l’app IO è stata oggetto di un test in due fasi. Il test ha coinvolto 2mila persone e un numero limitato di pubbliche amministrazioni. La prima fase del test si è svolta su una versione demo. Tale versione è stata collegata ai sistemi reali di alcune Pa e installata sugli smartphone di un centinaio di volontari. Questi ultimi sono stati scelti tra parlamentari, membri del Governo e collaboratori del Team. Nella seconda fase, gli enti territoriali coinvolti nel test hanno invitato un migliaio di persone a utilizzare realmente i servizi sull’app e a eseguire pagamenti.

La seconda fase è servita a testare funzionalità e servizi e per risolvere i bug emersi. Alla fine della seconda fase di test, l’app ha fatto il suo esordio ufficiale. In un primo momento su App IO erano presenti solo le Pa che avevano partecipato alla sperimentazione. Successivamente anche le altre Pa hanno via via fatto il loro ingresso sulla piattaforma.

Come si accede all’App IO

Per usare l’app occorre registrarsi con le proprie credenziali SPID o, in alternativa, con la CIE – Carta d’Identità Elettronica 3.0.

Le credenziali devono essere inserite solo alla registrazione e poi ogni 30 giorni. Durante la registrazione l’utente sceglie un PIN a 6 cifre, che serve ad accedere più velocemente all’app, evitando di inserire ogni volta le credenziali SPID o CIE. In alternativa, l’accesso può avvenire anche tramite riconoscimento biometrico (impronte digitali o riconoscimento facciale).

Queste modalità di accesso rendono l’app IO estremamente sicura, visto che riesce costantemente a verificare e garantire l’identità dell’utente. Tale sicurezza è rafforzata dal fatto che ogni 30 giorni, per poter accedere all’app è necessario inserire nuovamente le credenziali SPID o CIE.

Cosa si può fare con l’app IO: bonus vacanze, Cashback e molto altro

L’app è composta da 4 sezioni principali:

  • Messaggi: questa sezione raccoglie tutte le comunicazioni in arrivo dagli enti che offrono i propri servizi tramite IO. Non si tratta di messaggi generali sulle attività degli enti, ma di comunicazioni personali che riguardano il singolo utente che le riceve. Può trattarsi di avvisi di pagamento (con possibilità di pagare tramite l’app), promemoria di scadenza, notifiche o aggiornamenti vari. I messaggi sono suddivisi in 3 sottosezioni: ricevuti (e non archiviati), scadenze (visualizza solo i messaggi contenenti una scadenza) e archiviati.

  • Portafoglio: in questa sezione sono elencati i metodi di pagamento, i bonus e le carte sconto, lo storico delle transazioni effettuate con PagoPA. Qui, inoltre, si possono pagare tutti gli avvisi di pagamento cartaceo che riportano il logo PagoPa. Il pagamento avviene semplicemente inquadrando il QR code stampato sull’avviso e completando il pagamento in app.

  • Servizi: in questa sezione si trova la lista dei servizi nazionali e locali disponibili. Facendo tap su uno di essi si visualizzano i dettagli e le funzionalità connesse. Di base, i servizi presenti su App IO sono attivi e prevedono notifiche push all’utente. Quest’ultimo, tuttavia, può disattivare uno o più servizi (continuando a fruirne tramite i canali tradizionali) o disattivarne solo le notifiche. Le PA nazionali e i loro servizi presenti su app IO attualmente sono: Ministero della Salute (invio Green Pass); Agenzia delle Entrate (richiesta bonus vacanze); Ministero dell’Interno (notifiche su richieste di cittadinanza); MEF (adesione e comunicazioni Cashback); Ministero del Lavoro (notifiche e aggiornamenti su dimissioni volontarie) e ACI (notifiche su PRA, bollo auto, certificati e attestazioni di proprietà e comunicazioni istituzionali). Per i servizi locali, l’elenco è composto da tutte quelle amministrazioni (Comuni, municipalizzate e università) che hanno deciso di portare i loro servizi sull’app.

  • Profilo: consente di gestire le preferenze dell’app (come l’indirizzo email associato a IO o la mail e il numero di telefono associati a SPID), la lingua (italiano o inglese) o il calendario in cui salvare i promemoria. In tema di trattamento dati personali e GDPR, qui si può accedere ai dati associati a IO e chiederne copia; prendere visione dell’informativa sul trattamento dati; condividere i dati di utilizzo con gli sviluppatori dell’app o anche eliminare il proprio account. In questa sezione troviamo, inoltre, la versione digitale del codice fiscale, sotto forma di codice a barre. Questa non sostituisce il documento fisico, ma permette di leggere i nostri dati con un lettore ottico.

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